Cos’è mt.Gox:
Mt. Gox era un sito per lo scambio di criptovalute.
Nacque nel luglio 2010, e dal 2013 fino al 2014 gestiva oltre il 70% di tutte le transazioni bitcoin nel mondo. A febbraio 2014 Mt. Gox sospende le transazioni, chiude il sito ed il servizio di transazioni, e dichiara bancarotta Ad aprile 2014 la società comincia le procedure di liquidazione.
Mt. Gox annunciò che circa 850.000 bitcoin (del valore di 450 milioni di dollari di allora) appartenenti ai suoi clienti e alla società non vi erano più o erano stati rubati. Sebbene 200.000 bitcoin siano stati ritrovati, non si capì se mancanza fosse da ricondurre a furto, frode, malagestione o una combinazione di esse. Nuove prove presentate ad aprile 2015 dalla società di sicurezza informatica giapponese WizSec hanno portato a concludere che siano stati “per lo più rubati nel tempo a partire dal tardo 2011”.
In questi giorni si sta parlando nuovamente di Mt.Gox e soprattutto dei movimenti del portafoglio contenente i bitcoin recuperati dall’ex azienza.
A quanto pare il big wallet a cui si fa riferimento è “16rCmCmbuWDhPjWTrpQGaU3EPdZF7MTdUk” e si suppone che sia gestito da Kobayashi, il fiduciario di mt.Gox. Il 7 marzo è stato pubblicato un report ufficiale sul sito della piattaforma secondo il quale Kobayashi avrebbe venduto parte dei btc del bigwallet per recuperare i fondi dei creditori, si parla di circa 400milioni di $ (circa 40k btc). Su reddit, l’ex CEO di Mt.Gox (nickname MagicalTux) conferma che questa manovra è stata fatta fra il dicembre 2017 e il febbraio 2018. Queste vendite pare che abbiano una corrispondenza con particolari candele al ribasso nel periodo indicato (vedi immagine), ma questa rimane pura supposizione poiché Kobayashi potrebbe aver venduto fuori dagli exchanges tramite OTC senza quindi influenzare il prezzo.
I big wallets possono influenzare il prezzo del bitcoin?
NO, se la vendita è OTC (in poche parole al di fuori degli exchange)
NO, se la vendita avviene su exchange e il mercato ha liquidità sufficiente per assorbire il volume di vendita senza determinare una variazione importante di prezzo.
SI, se la vendita avviene su exchange e il mercato è poco liquido, ma dipende in che modo: si può vendere senza far crollare il prezzo piazzando ordini di vendita a livelli crescenti oppure vendere direttamente sugli ordini del book. Il caso peggiore: un big wallet che vende una massiccia quantità direttamente sugli ordini già presenti nel book. In tal caso supponiamo che ciò avvenga adesso (09/03/18 12:00) e in modo proporzionato alla liquidità dei primi 10 exchanges che scambiano BTC-FIAT (vedi immagine):
Sell di 5k btc porterebbe il prezzo da 8755$ a 8570$,
Sell di 18k btc porterebbe il prezzo da 8755$ a 7997$.
Riguardo un Sell di 160k btc (quantità presente nel presunto wallet di Kobayashi) in un colpo solo non oso pensare a che livello potrebbe scendere il prezzo.
La scarsa liquidità è sicuramente uno degli ostacoli (in termini di rischio) da affrontare per gli investitori, però credo che la strada che sta percorrendo bitcoin, ossia quella verso l’accettazione e l’adozione, in futuro lo porterà a superare questo problema cioè in un mercato sempre meno volatile e quindi più stabile.
Fonti:
Wikipedia
Bitcoinity
Mtgox