Gabriele Salerno, Autore presso Adriatic Crypto Hub https://adriaticrypto.org/author/gabriele-salerno/ Tue, 21 May 2019 10:34:37 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.1 https://adriaticrypto.org/wp-content/uploads/2017/12/cropped-favicon4-1-150x150.gif Gabriele Salerno, Autore presso Adriatic Crypto Hub https://adriaticrypto.org/author/gabriele-salerno/ 32 32 Introduzione delle definizioni di Blockchain e Smart Contract con il Decreto Semplificazioni 2019 https://adriaticrypto.org/introduzione-delle-definizioni-di-blockchain-e-smart-contract-con-il-decreto-semplificazioni-2019/ https://adriaticrypto.org/introduzione-delle-definizioni-di-blockchain-e-smart-contract-con-il-decreto-semplificazioni-2019/#respond Wed, 13 Feb 2019 14:58:11 +0000 https://adriaticrypto.org/?p=3566 Ieri (12/02/2019) è uscita la Gazzetta Ufficiale con la conversione in legge del d.l. semplificazioni, hanno introdotto alcune definizioni importanti: – Blockchain “tecnologie basate su registri distribuiti”. – “Smart Contract” ...

L'articolo Introduzione delle definizioni di Blockchain e Smart Contract con il Decreto Semplificazioni 2019 proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
Ieri (12/02/2019) è uscita la Gazzetta Ufficiale con la conversione in legge del d.l. semplificazioni, hanno introdotto alcune definizioni importanti:
– Blockchain “tecnologie basate su registri distribuiti”.
– “Smart Contract” su cui si specifica come e quando soddisfano il requisito della “forma scritta”.
– La memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica di cui all’articolo 41 del regolamento (UE) n. 910/2014.

È possibile scaricare qui di seguito due documenti riguardo quanto detto:
1) la legge 11 febbraio 2019, n. 12, v. pagg. 15 e 16 (evidenziate in giallo le aree di interesse) ⬇
2) il dossier che ha preparato il parlamento per la lettura della nuova legge (pag. 88, 89, 90) ⬇

Si ringrazia per la gentile segnalazione e per averci fornito i documenti sopra linkati Giusy Rosato (Ph. D. Student presso Università degli Studi di Sassari – abilitata all’esercizio della professione forense – Linkedin).

L'articolo Introduzione delle definizioni di Blockchain e Smart Contract con il Decreto Semplificazioni 2019 proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
https://adriaticrypto.org/introduzione-delle-definizioni-di-blockchain-e-smart-contract-con-il-decreto-semplificazioni-2019/feed/ 0
Cos’è il Delegated Proof of Stake (DPoS) https://adriaticrypto.org/delegated-proof-of-stake-dpos/ https://adriaticrypto.org/delegated-proof-of-stake-dpos/#respond Sat, 13 Oct 2018 09:48:27 +0000 https://adriaticrypto.org/?p=2663 Arriviamo oggi alla terza puntata della mini-serie dedicata ai meccanismi di consenso che troviamo all’interno delle varie blockchain, dopo aver parlato di POW e POS è arrivato il momento del ...

L'articolo Cos’è il Delegated Proof of Stake (DPoS) proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
Arriviamo oggi alla terza puntata della mini-serie dedicata ai meccanismi di consenso che troviamo all’interno delle varie blockchain, dopo aver parlato di POW e POS è arrivato il momento del DPoS.

STORIA

In ambito blockchain il dibattito su quale sia l’algoritmo di consenso più efficace, efficiente e sicuro è sempre acceso. Come sappiamo questa tecnologia è in continua evoluzione e abbiamo già visto enormi progressi in un brevissimo lasso di tempo, questo continuo dialogo all’interno della comunità di sviluppo stimola l’innovazione e il progresso di questi sistemi plasmandoli sempre di più alle necessità delle persone, per creare il protocollo di consenso del futuro.

Inventato da Daniel Larimer, il Delegated Proof-of-Stake (DPoS) è un meccanismo alternativo di consenso che richiede ai detentori di monete di votare per dei “delegati”, che sono poi responsabili della convalida delle transazioni e del mantenimento della blockchain.

Il DPoS è un’alternativa al più comunemente noto Proof of Stake (PoS), che richiede ai minatori di bloccare sul proprio wallet una data quantità di crypto per poter processare le transazioni e aggiungerle alla catena.

I delegati eletti all’interno della rete DPoS sono responsabili e ricompensati per aver generato e aggiunto blocchi alla catena. Ad ogni stakeholder è consentito votare per un delegato, vengono eletti coloro i quali hanno il maggior peso, in rapporto alla quantità di moneta posseduta, e raggiungono il maggior numero di voti espressi dalla rete .

MECCANISMO DI CONSENSO

Il processo di voto è continuativo e democraticamente viene espressa la volontà dei partecipanti alla rete, ogni titolare della moneta può esercitare un certo grado di influenza su ciò che accade.

Può essere visto come il protocollo di consenso meno centralizzato rispetto a tutti gli altri in quanto molto inclusivo per tutti i partecipanti. Chi è eletto come delegato è incentivato a svolgere la propria mansione al meglio, per non perdere la propria posizione. Esiste un sistema di punteggio che misura il livello di reputazione che aiuta gli stakeholder a valutare meglio la qualità dei delegati.

È importante che questi rappresentanti siano scelti tenendo sempre a cuore il meglio per la rete, in quanto mantengono la rete funzionante in modo fluido e sicuro. In alcune versioni di DPoS il delegato deve dimostrare il proprio impegno depositando i propri fondi in un conto di sicurezza bloccato (che viene confiscato in caso di comportamento doloso).

Chi viene eletto ha la responsabilità di garantire un nodo sempre attivo e funzionante in modo che venga effettuata costantemente la firma, la raccolta e la trasmissione dei blocchi, convalidando le transazioni. Se ci sono controversie relative al consenso, il DPoS permette di risolverle in modo equo e democratico.

I delegati non hanno il potere di modificare le transazioni, tuttavia essi potrebbero teoricamente escluderne alcune da un blocco. Questo avrebbe comunque un effetto molto breve, il blocco successivo infatti includerebbe queste transazioni grazie all’apporto di un altro delegato alla quale vengono corrisposte le commissioni associate alla loro convalida.

Il comportamento disonesto o inattento di un delegato viene punito dalla rete DPoS che è di fatto autogovernata e controllata da tutti i suoi partecipanti, garantendo che l’interesse prioritario sia sempre quello comune di avere un sistema solido.

DIFFERENTI DPOS

Può esserci solo un certo numero di delegati alla volta e questi sono determinati da un sistema elettorale competitivo.
Il numero di rappresentanti eleggìbili all’interno di una rete DPoS dipende dalle caratteristiche della blockchain, quello che segue è il numero di delegati ammessi all’interno delle più note blockchain di questa famiglia:

RipaEx: 101
EOS: 21
BitShares: 101
Steem: 21
Lisk: 101
Ark: 51

Il DPoS non solo è un sistema più democratico, ma anche più efficiente ed efficace. La selezione dei ‘delegati’ atti alla creazione dei blocchi consente di convalidare le transazioni in pochi secondi, invece dei 10 minuti necessari per la proof of work utilizzata da Bitcoin.

Nel caso della Delegated Proof-of-Stake il processo di convalida dei blocchi è nota come “forgiatura”, corrispettivo del “mining” alla quale blockchain che sfruttano il Proof of Work ci hanno abituati.

Conosciamo già da vicino il progetto RipaEx che basa la sua Blockchain e la sua cryptovaluta (XPX) su un sistema Delegated Proof of Stake, si tratta di un fork di ARK, progetto che nasce con la vision di creare di un sistema monetario alternativo a quelli esistenti, più democratico ed inclusivo, che possa essere utilizzato dalla gente comune, una moneta per gli utilizzi di tutti i giorni.

Nei link che seguono è possibile vedere come all’interno di una blockchain DPoS come quella di RipaEx si possa:

– Creare e registrare un delegato:
https://steemit.com/news/@ripaex/registering-your-ripa-delegate

– Come votare o cambiare la propria idea di voto riguardo un delegato:
https://steemit.com/news/@ripaex/how-to-vote-and-un-vote-a-ripa-delegate

– Creare un nodo all’interno del network:
https://steemit.com/news/@ripaex/how-set-up-a-node-for-ripaex

 

L'articolo Cos’è il Delegated Proof of Stake (DPoS) proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
https://adriaticrypto.org/delegated-proof-of-stake-dpos/feed/ 0
Qual è la differenza tra Coin e Token? https://adriaticrypto.org/qual-e-la-differenza-tra-coin-e-token/ https://adriaticrypto.org/qual-e-la-differenza-tra-coin-e-token/#respond Fri, 05 Oct 2018 22:43:39 +0000 https://adriaticrypto.org/?p=2768 COIN E TOKEN QUALI DIFFERENZE? Le parole “Moneta” (coin) e “Token” sono spesso usate come sinonimi e considerate da molti come intercambiabili. Ma si riferiscono a due concetti completamente diversi. ...

L'articolo Qual è la differenza tra Coin e Token? proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
COIN E TOKEN QUALI DIFFERENZE?

Le parole “Moneta” (coin) e “Token” sono spesso usate come sinonimi e considerate da molti come intercambiabili. Ma si riferiscono a due concetti completamente diversi. Allora perché molti conoscitori e utilizzatori di cryptovalute confondono le cose e qual è la differenza cruciale tra loro? 

In questa scena in continua e rapida evoluzione, l’emergere di nuovi termini ha portato a numerosi fraintendimenti e ad un uso improprio degli stessi. Tutte le monete e i token sono comunemente considerati come crypto-monete, nonostante il fatto che molte di esse non circolano come moneta e non sono mai state concepite per esserlo. Secondo la definizione, la valuta è un mezzo di scambio, una riserva di valore. Bitcoin ha queste caratteristiche, per cui il nome “crypto-valuta” è giustificato in questo caso, ma tutte le monete e i token prodotti in maniera massiva dopo il successo di Bitcoin, sono stati denominati indifferentemente “crypto-valute” per inerzia. Così monete e token – due diversi tipi di unità create usando la crittografia – sono definiti genericamente come monete crittografiche. Questo fatto è fuorviante per i neofiti, che vorrebbero comprare dei coin per poi trovarsi felici proprietari di gettoni.

Coin – Moneta

Le monete (che sono spesso chiamate anche altcoins o crypto-monete alternative) sono monete digitali, create utilizzando tecniche di crittografia, che agisce da riserva di valore nel tempo. Fondamentalmente è un equivalente digitale del denaro. Bitcoin è l’esempio più famoso. Bitcoin si basa sulla blockchain – un registro digitale pubblico e distribuito, dove tutte le transazioni possono essere viste. I dati sono memorizzati collettivamente e condivisi tra i partecipanti della rete a catena di blocchi. E’ garantita la trasparenza e la riduzione delle possibili frodi. Ci sono monete basate sul protocollo originale di Bitcoin, create da Satoshi Nakamoto e aperte al pubblico (LitecoinNamecoin) e monete che operano su blockchain, create appositamente per loro (RippleMonero).

Queste coin hanno le stesse caratteristiche della moneta non digitale a cui siamo abituati: sono fungibili, divisibili, accettabili, portatili, durevoli e con un’offerta limitata. I più ambiziosi appassionati di crittografia insistono sul fatto che in futuro le monete sostituiranno la moneta convenzionale.

Le caratteristiche principali delle monete:

1) sono legate a catena di blocchi aperte al pubblico – chiunque può entrare a far parte della rete e parteciparvi;

2) possono essere inviate, ricevute o minate.

Le monete non sono destinate a svolgere alcuna funzione che vada oltre la funzione di denaro.

Token

I token sono beni digitali, rilasciati da un determinato progetto, che possono essere utilizzati come metodo di pagamento all’interno del suo ecosistema, svolgendo funzioni simili a quelle delle monete, ma la differenza principale è che dà anche il diritto di utilizzare determinati servizi. Può svolgere le funzioni di asset digitale, rappresentare uno share di un’azienda, dare accesso alle funzionalità del progetto e molto altro ancora. Con il continuo lancio di nuovi progetti si scoprono sempre nuove sfaccettature delle funzionalità date ai token. Il biglietto per un concerto, ad esempio, è un “token della vita reale” – lo si può usare in un certo momento, in un certo luogo. Non si può andare al ristorante e pagare il conto con il biglietto del concerto – il biglietto ha il suo valore solo nella sala da concerto. I gettoni digitali sono la stessa cosa – hanno un certo caso d’uso solo all’interno di un certo progetto.

I token rappresentano un bene o un’utilità, quindi si distinguono in security token di sicurezza (paragonabili alle azioni) e di utilità (utility). I primi sono progettati per condividere i risultati e/o la gestione dell’azienda (il gettone del noto progetto DAO, che è stato violato subito dopo il lancio, è stato riconosciuto come security token, mentre gli utility token hanno un certo caso d’uso all’interno del progetto (BON Token).

Creating a token is easier than creating a coin, as you don’t have to create a new code or modify already existing one — you just use a standard template from platforms like Ethereum, that are blockchain-based and allow anyone to create tokens in just few steps. Using a template for creating tokens provides smooth interoperability, so users can store different types of tokens in one wallet. Ethereum was the first to simplify the process of creating a token, being not the last reason why tokens flooded the market.

Creare un token è più facile che creare una moneta, dato che non è necessario creare un nuovo codice o modificarne uno già esistente – basta utilizzare un modello standard di piattaforme come Ethereum, che sono basate su blockchain e permettono a chiunque di creare token in pochi passi. L’uso di un template per la creazione di token fornisce un’interoperabilità fluida, in modo che gli utenti possano memorizzare diversi tipi di token in un unico portafoglio. Ethereum è stato il primo a semplificare il processo di creazione di un token, non è l’ultima, ragion per cui i token hanno invaso il mercato.

Conclusione

Le monete sono solo un metodo di pagamento, mentre i token possono presentare le azioni di un’azienda, dare accesso a prodotti o servizi e svolgere molte altre funzioni. Le monete sono valute che possono essere utilizzate per comprare e vendere cose. La moneta funziona in modo indipendente, mentre il token ha un uso specifico nell’ecosistema del progetto.

Clicca qui per leggere l’articolo originale in inglese.

===> CLICCA QUI ED ENTRA NEL GRUPPO TELEGRAM DI ADRIATIC CRYPTO HUB <===

 

L'articolo Qual è la differenza tra Coin e Token? proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
https://adriaticrypto.org/qual-e-la-differenza-tra-coin-e-token/feed/ 0
La differenza tra Blockchain e tecnologia Distributed Ledger https://adriaticrypto.org/la-differenza-tra-blockchain-e-tecnologia-distributed-ledger/ https://adriaticrypto.org/la-differenza-tra-blockchain-e-tecnologia-distributed-ledger/#respond Wed, 26 Sep 2018 07:58:12 +0000 https://adriaticrypto.org/?p=2675 Le persone a volte usano i termini 'Blockchain' e 'Distributed Ledger' in modo intercambiabile. Questo post ha lo scopo di analizzare le caratteristiche di ciascuno. Ogni blockchain è un distributed ledger, ma non tutti i distributed ledger sono una blockchain.

L'articolo La differenza tra Blockchain e tecnologia Distributed Ledger proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
Le persone a volte usano i termini ‘Blockchain‘ e ‘Distributed Ledger‘ in modo intercambiabile. Questo post ha lo scopo di analizzare le caratteristiche di ciascuno.

Tecnologia Distributed Ledger.

Un Distributed Ledger (registro o libro mastro distribuito) è un database che si sviluppa su diversi nodi o dispositivi informatici. Ogni nodo replica e salva una copia identica del registro. Ogni nodo partecipante della rete si aggiorna autonomamente.

La caratteristica innovativa della tecnologia del libro mastro distribuito è che il registro non è gestito da alcuna autorità centrale. Gli aggiornamenti del libro mastro sono costruiti e registrati in modo indipendente da ogni nodo. I nodi votano poi su questi aggiornamenti per garantire che la maggioranza sia d’accordo con la conclusione raggiunta. La votazione e l’accordo su una copia del libro mastro si chiama consenso, che viene raggiunto automaticamente grazie ad un algoritmo dedicato.

Una volta raggiunto il consenso, il libro mastro distribuito si aggiorna e l’ultima versione concordata viene salvata su ogni nodo separatamente.

Le tecnologie di contabilità distribuita riducono drasticamente il costo della fiducia. Le architetture e le strutture dei registri distribuiti possono aiutarci a ridurre la nostra dipendenza da banche, governi, avvocati, notai e funzionari di conformità normativa. Corda (sviluppato da R3) è un esempio di un libro mastro distribuito.

I registri distribuiti presentano un nuovo paradigma per il modo in cui le informazioni sono raccolte e comunicate, e sono pronti a rivoluzionare il modo in cui gli individui, le imprese e i governi operano.

Tecnologia Blockchain.

Le catene di blocchi sono una forma di Distributed Ledger. Non tutti i registri distribuiti impiegano una catena di blocchi per fornire un sicuro e valido consenso distribuito.

Una catena di blocchi è distribuita e gestita da reti peer-to-peer. Poiché è un registro distribuito, può esistere senza che un’autorità o un server centralizzato lo gestisca, l’integrità dei suoi dati viene garantita dalla replica del database e dalla fiducia computazionale.

Tuttavia, la struttura della blockchain la distingue da altri tipi di registri distribuiti. I dati di una catena sono raggruppati e organizzati in blocchi. I blocchi sono quindi collegati l’uno all’altro e protetti mediante crittografia.

Una catena di blocchi è essenzialmente una lista di record in continua crescita. La sua struttura “append only” permette solo l’aggiunta di dati al database: modificare o cancellare dati precedentemente inseriti su blocchi precedenti è impossibile. La tecnologia Blockchain è quindi adatta per la registrazione di eventi, la gestione dei record, l’elaborazione delle transazioni, la tracciabilità dei beni e il voto.

Le valute crittografiche, come Bitcoin, sono state pioniere della tecnologia blockchain. Il grande rally compiuto dal valore di Bitcoin alla fine del 2017, e la conseguente frenesia mediatica, ha portato le cryptovalute nell’immaginario comune del pubblico. I governi, le imprese, gli economisti e gli appassionati stanno ora considerando modi per applicare la tecnologia blockchain ad altri usi.

Conclusione

Ogni blockchain è un distributed ledger, ma non tutti i distributed ledger sono una blockchain. Ognuno di questi concetti richiede decentramento e consenso tra i nodi. Tuttavia, la blockchain organizza i dati in blocchi e aggiorna le voci utilizzando una struttura che aggiunge solamente i dati, non ne rende possibile l’eliminazione o la modifica. I libri mastro distribuiti in senso lato, e in particolare le catene di blocchi, sono innovazioni concettuali nella gestione delle informazioni e ci si può aspettare di trovare applicazione in ogni settore economico.

Articolo originale scritto da: Shaan Ray

L'articolo La differenza tra Blockchain e tecnologia Distributed Ledger proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
https://adriaticrypto.org/la-differenza-tra-blockchain-e-tecnologia-distributed-ledger/feed/ 0
Perchè la decentralizzazione è importante https://adriaticrypto.org/perche-la-decentralizzazione-e-importante/ https://adriaticrypto.org/perche-la-decentralizzazione-e-importante/#respond Thu, 22 Feb 2018 11:20:39 +0000 https://adriaticrypto.org/?p=1780 Le Prime due epoche di internet Durante la prima epoca di internet – dagli anni’ 80 ai primi anni 2000 – i servizi Internet sono stati costruiti su protocolli aperti ...

L'articolo Perchè la decentralizzazione è importante proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
Le Prime due epoche di internet

Durante la prima epoca di internet – dagli anni’ 80 ai primi anni 2000 – i servizi Internet sono stati costruiti su protocolli aperti controllati dalla comunità. Ciò significava che le persone o le organizzazioni potevano far crescere la loro presenza su Internet, sapendo che le regole del gioco non sarebbero cambiate in itinere. Importanti realtà sono state avviate durante questo periodo tra cui Yahoo, Google, Amazon, Facebook, Facebook, LinkedIn e YouTube. In questo periodo l’importanza di piattaforme centralizzate come era al tempo quella di AOL è notevolmente diminuita.

Durante la seconda epoca di internet, dalla metà degli anni 2000 ad oggi, le aziende tecnologiche a scopo di lucro – in particolare Google, Apple, Facebook e Amazon – (è possibile raggruppare i loro nomi con la sigla GAFA) – hanno costruito software e servizi che hanno rapidamente superato le capacità dei protocolli aperti. La crescita esplosiva del mercato degli smartphone ha accelerato questa tendenza e le app mobili sono diventate predominanti. Gli utenti sono passati da servizi aperti a questi centralizzati più sofisticati. Anche quando gli utenti hanno ancora accesso a protocolli aperti come il web, spesso lo fanno mediante software e servizi GAFA.

La buona notizia è che miliardi di persone hanno avuto accesso a tecnologie sorprendenti, molte delle quali sono utilizzabili gratuitamente. La cattiva notizia è che è diventato molto più difficile per startup, creativi e altri gruppi indipendenti, far crescere la loro presenza su internet senza preoccuparsi delle piattaforme centralizzate adattando le proprie regole alle loro, perdendo talvolta pubblico e profitti. Questo a sua volta ha soffocato l’innovazione, rendendo internet meno interessante e dinamico. La centralizzazione ha anche creato tensioni sociali più ampie, che vediamo nei dibattiti su argomenti come notizie false (FAKE NEWS!), bot sponsorizzati dagli Stati, leggi europee sulla privacy etc. Questi dibattiti si intensificheranno solo nei prossimi anni.

“Web 3” — La terza era di Internet

Una risposta a questa centralizzazione è quella di imporre una regolamentazione governativa alle grandi aziende agenti su internet. Questa risposta presuppone che Internet sia simile alle reti di comunicazione passate come le reti telefoniche, radio e televisione. Ma le reti basate su hardware del passato sono fondamentalmente diverse da Internet, che è una rete basata su software. Le reti basate su hardware e infrastrutture sono più complesse da modificare. Le reti basate su software possono essere ricostruite attraverso l’innovazione imprenditoriale e le forze di mercato.

Internet è la rete software di ultima generazione, costituita da uno strato centrale relativamente semplice che collega miliardi di computer completamente programmabili. Il software è semplicemente la codifica del pensiero umano, e come tale ha uno spazio di progettazione quasi illimitato. I computer collegati a Internet sono generalmente liberi di eseguire qualsiasi software scelto dai loro proprietari. Qualsiasi cosa si possa immaginare, con la giusta serie di incentivi, può diffondersi rapidamente su Internet. L’architettura del web è il punto d’ incontro tra creatività tecnica e incentive design.

Internet è ancora agli inizi della sua evoluzione: è probabile che nei prossimi decenni i servizi di base saranno quasi interamente ridisegnati. Questo sarà molto probabilmente reso possibile da reti cripto-economiche, una generalizzazione delle idee prima introdotte in Bitcoin e ulteriormente sviluppate in Ethereum. Le cripto-networks combinano le migliori caratteristiche delle prime due epoche di internet: reti decentralizzate e governate dalla comunità con capacità che alla fine supereranno quelle dei servizi centralizzati più avanzati.

Perchè decentralizzare?

La decentralizzazione è un concetto comunemente frainteso. A volte si considera che la ragione per cui le cripto-network sostengano la decentralizzazione sia quella di resistere alle censure  governative, o a causa di opinioni politiche libertarie. Questi non sono i motivi principali per cui la decentralizzazione è importante.

Guardiamo ai problemi reali delle piattaforme centralizzate. Queste seguono un ciclo di vita prevedibile. Quando iniziano, fanno tutto il possibile per reclutare utenti e complementi di terze parti come sviluppatori, aziende e media. Lo fanno per rendere i loro servizi più preziosi. Man mano che le piattaforme vengono utilizzate, il loro potere sugli utenti e terze parti cresce costantemente.

Quando viene toccata la cima della curva a S, le loro relazioni con i partecipanti alla propria rete e quelle con aziende che sviluppano prodotti per essa si appianano e smettono di crescere.
A quel punto il modo più semplice per continuare la crescita del business consiste nell’estrarre informazioni dagli utenti e competere con i concorrenti profittando tali informazioni, rendendo spesso i propri partner dei competitor. Esempi storici sono Microsoft vs Netscape, Google vs Yelp, Facebook vs Zynga e Twitter vs i suoi client di terze parti. Sistemi operativi come iOS e Android si comportano forse meglio, anche se ci sono costi da sostenere per sviluppare in questi ambienti, le app spesso sono respinte per ragioni apparentemente arbitrarie, i prodotti immessi nei market subiscono il necessario utilizzo di funzionalità proprietarie.

Questa transizione dalla cooperazione alla concorrenza appare quindi come un’ esca. Nel corso del tempo i migliori imprenditori, sviluppatori e investitori sono diventati diffidenti nel costruire nuovi prodotti basandoli su piattaforme centralizzate. Ora abbiamo alle nostre spalle decenni di esempi e prove che dimostrano che farlo non risulta produttivo. Inoltre gli utenti rinunciano alla privacy, sono posti al controllo dei loro dati e diventano vulnerabili alle violazioni della sicurezza. Questi problemi con le piattaforme centralizzate diventeranno probabilmente ancora più evidenti in futuro.

Crypto-Network

Le cripto-networks sono reti costruite su Internet che 1) utilizzano meccanismi di consenso (come le catene di blocchi per mantenere e aggiornare lo stato), 2) usano le cripto-monete (coins/tokens) per incentivare l’utenza a partecipare attivamente (minatori/validatori). Alcune di queste, come Ethereum, sono piattaforme che possono essere utilizzate per un gran numero di scopi in quanto è possibile generare e far ‘girare’ software al loro interno. Altri esempi sono per esempio il Bitcoin, dedicato principalmente alla memorizzazione di un dato valore, Golem per l’ esecuzione di calcoli, e Filecoin per lo storage di file decentralizzato.

I primi protocolli della rete Internet sono stati creati da gruppi di lavoro o organizzazioni senza scopo di lucro che basavano il loro sviluppo sugli interessi della comunità per ottenere un’adozione diffusa. Questo metodo ha funzionato bene durante le primissime fasi, ma dall’inizio degli anni Novanta sono stati adottati su vasta scala pochi nuovi protocolli. Le crypto-networks possono risolvere questi problemi fornendo incentivi economici agli sviluppatori, manutentori e altri partecipanti alla rete sotto forma di gettoni. Sono anche molto più robuste dal punto di vista tecnico. Per esempio, sono in grado di mantenere il proprio stato e di trasformarlo arbitrariamente, cosa che i protocolli passati non potrebbero mai fare.

Sono utilizzati meccanismi multipli per garantire la neutralità delle reti di questo tipo, impedendo prese di potere di pochi tipiche delle piattaforme centralizzate. Il contratto tra questo nuovo tipo di rete e i partecipanti ad essa viene eseguito in forma di software, il cui codice è open source. Ai partecipanti viene data voce attraverso la governance comunitaria, sia “on chain” (attraverso il protocollo) che “off chain” (attraverso le strutture sociali intorno al protocollo). I partecipanti possono uscire dalla rete abbandonandola vendendo le proprie monete oppure, se necessario, ‘forkando’ il protocollo in uso, modificandolo e rendendolo disponibile agli altri utenti che sono liberi di utilizzare o meno le nuove versioni.

In breve, le cripto-networks spingono i partecipanti alla rete a lavorare insieme verso un obiettivo comune – la crescita e l’ apprezzamento del token. Questo allineamento è uno dei motivi principali per cui Bitcoin continua a sfidare gli scettici e a prosperare, anche se accanto ad esso sono cresciute e continuano a nascere nuove realtà, come ad esempio Ethereum.

Le odierne reti di questo tipo soffrono di limitazioni che le impediscono di sfidare seriamente gli operatori centralizzati storici. I limiti più severi riguardano le prestazioni e la scalabilità. I prossimi anni riguarderanno la correzione di queste limitazioni e la costruzione di reti che formeranno un nuovo strato infrastrutturale per le cripto-monete. In seguito, gli sforzi maggiori verranno compiuti nella creazione di applicazioni basate su tali infrastrutture.

Come Vince la Decentralizzazione

Una cosa è dire che le reti decentralizzate dovrebbero vincere, e un’ altra cosa è dire che vinceranno. Esaminiamo le ragioni specifiche per essere ottimisti al riguardo.

Software e servizi web sono creati dagli sviluppatori. Ci sono milioni di sviluppatori altamente qualificati nel mondo. Solo una piccola parte di questi lavora in grandi aziende tecnologiche, solo una piccola parte di questi lavora attivamente sullo sviluppo di nuovi prodotti. Moltissimi dei più importanti progetti software della storia sono stati creati da startup o da comunità di sviluppatori indipendenti.

“No matter who you are, most of the smartest people work for someone else.” — Bill Joy

Le reti decentralizzate possono vincere nella terza era di internet per lo stesso motivo per cui hanno vinto nella prima era: entrando nei cuori e nelle menti di imprenditori e sviluppatori.

Un’analogia possibile è la rivalità degli anni 2000 tra Wikipedia e i suoi concorrenti centralizzati come Encarta. Se paragoniamo i due prodotti, all’inizio degli anni 2000, Encarta era un prodotto di gran lunga migliore, con una migliore copertura tematica e una maggiore precisione. Ma Wikipedia è stata migliorata ad un ritmo molto più veloce, perché ha una comunità attiva di volontari che attratti dalla sua decentralizzazione, un prodotto governato dai suoi utenti. Nel 2005, Wikipedia era il sito di riferimento più popolare su Internet. Encarta è stata chiusa nel 2009.

Questo ci indica che quando si confrontano sistemi centralizzati e decentralizzati bisogna considerarli dinamicamente, come processi, invece che staticamente, come prodotti rigidi. I sistemi centralizzati spesso partono completamente pronti e finiti, ampliano poi il proprio mercato prevalentemente grazie alla spinta promozionale. I sistemi decentralizzati non partono già completi, nelle giuste condizioni, crescono esponenzialmente, attirando nuovi partecipanti.

Nel caso delle cripto-networks, vi sono più cicli di feedback e di controllo che coinvolgono gli sviluppatori dei protocolli core, sviluppatori di reti complementari, sviluppatori di applicazioni di terze parti e fornitori di servizi che gestiscono la rete.

Il quesito riguandante chi vincerà nella prossima era di internet,  se i sistemi decentralizzati o centralizzati, si riduce a chi costruirà i prodotti più interessanti, che a sua volta si riduce a chi otterrà più sviluppatori e imprenditori di alta qualità dalla loro parte. Aziende come Google, Apple, Facebook, Amazon, altresì dette GAFA, partono al momento attuale con molti vantaggi, tra cui le riserve di liquidità, una vasta base di utenti e un’ infrastruttura operativa. Le reti decentralizzate hanno una proposta di valore significativamente più attraente per gli sviluppatori e gli imprenditori. Se questo nuovo approccio riuscirà a conquistare i loro cuori e le loro menti, potrà mobilitare molte più risorse e superare rapidamente lo sviluppo dei prodotti sviluppati da aziende centralizzate.

“If you asked people in 1989 what they needed to make their life better, it was unlikely that they would have said a decentralized network of information nodes that are linked using hypertext.” — Farmer & Farmer

Le piattaforme centralizzate al loro lancio vengono spesso associate ad app avvincenti: Facebook aveva le sue caratteristiche peculiari di socializzazione e l’ iPhone aveva un certo numero di applicazioni chiave. Piattaforme decentralizzate, al contrario, spesso lanciano prodotti parziali e senza casi d’uso chiaro. Di conseguenza questi prodotti, devono passare attraverso due fasi di adattamento al mercato: 1) adattamento tra la piattaforma e gli sviluppatori/imprenditori che completeranno e costruiranno l’ecosistema, e 2) adattamento tra la piattaforma/ecosistema e gli utenti finali. Questo processo in due fasi è ciò che fa sì che molte persone spesso sottovalutino il potenziale delle piattaforme decentralizzate.

La prossima era di internet

Le reti decentralizzate non sono una la soluzione a tutti i problemi di internet. Ma offrono un approccio molto migliore rispetto ai sistemi centralizzati.

Confrontiamo il problema dello spam su Twitter con quello dello spam via email e l’approccio alla risoluzione al problema nei due diversi casi. Da quando Twitter ha chiuso la propria rete agli sviluppatori di terze parti, l’unica azienda che lavora al controllo dello spam su Twitter è stata Twitter stessa. Ci sono invece centinaia di imprese che cercano di combattere lo spam che viene inviato via e-mail, finanziate da miliardi di dollari di investimenti privati. Lo spam e-mail non è risolto, ma la situazione è migliorata sensibilimente, perché terze parti sapendo che il protocollo e-mail è decentralizzato, possono costruire aziende dedicate senza preoccuparsi di possibili regolamentazioni private riguardo questo business.

Oppure consideriamo il problema della governance della rete. Oggi le grandi piattaforme decidono come le informazioni vengono classificate e filtrate, quali utenti vengono promossi e quali oscurati e altre importanti decisioni di governance. Nelle reti decentralizzate, queste decisioni sono prese dalla comunità, utilizzando meccanismi aperti e trasparenti. Come sappiamo dal mondo offline, i sistemi democratici non sono perfetti, ma sono molto migliori delle alternative.

Piattaforme centralizzate sono state dominanti per così tanto tempo che molte persone hanno dimenticato che c’è un modo migliore per costruire servizi internet. Le reti decentralizzate sono un potente sistema per sviluppare prodotti di proprietà della comunità e fornire condizioni paritarie a sviluppatori, creativi e aziende. Abbiamo visto il potenziale dei sistemi decentralizzati nella prima epoca di internet. Con ogni probabilità riusciremo a vederlo di nuovo nel futuro prossimo.

Clicca qui per leggere l’articolo originale in lingua inglese

L'articolo Perchè la decentralizzazione è importante proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
https://adriaticrypto.org/perche-la-decentralizzazione-e-importante/feed/ 0
Cinque settori in cui troveremo presto la Blockchain https://adriaticrypto.org/cinque-settori-in-cui-troverete-presto-la-blockchain/ https://adriaticrypto.org/cinque-settori-in-cui-troverete-presto-la-blockchain/#respond Sat, 18 Nov 2017 17:27:21 +0000 https://adriaticrypto.org/?p=1822 Quello che segue è un articolo scritto da Stephan Tual, fondatore di Slock.it, affermato esperto di Blockchain e Smart Contract. Vengono esplicati cinque interessanti esempi di applicazione della blockchain mostrati già ...

L'articolo Cinque settori in cui troveremo presto la Blockchain proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
Quello che segue è un articolo scritto da Stephan Tual, fondatore di Slock.it, affermato esperto di Blockchain e Smart Contract.
Vengono esplicati cinque interessanti esempi di applicazione della blockchain mostrati già nell’ormai lontano 2016 al Mobile World Congress.

Siamo tornati da #MWC16, esausti ma entusiasti, dopo aver raggiunto le finali di IoT Stars e aver vinto il 4YFN conference IoT award.

E’ stata una settimana fantastica, e vorremmo ringraziare i nostri ospiti dello stand e i nostri partner, Canonical & Samsung. Una cosa è certa: stiamo facendo dei grandi passi avanti nel nostro obiettivo di separare definitivamente la tecnologia blockchain dalla “bolla-crypto” e di portarla ad essere mainstream e di pubblica utilità – e stiamo appena iniziando.

Da sinistra a destra, Maarten Ectors (VP di IoT, Canonical), Marc Shuttleworth (Presidente esecutivo, Canonical), Lefteris Karapetsas (Slock. it), Simon Jentzsch (Slock. it), Stephan Tual (Slock. it) e Wei Xiao (Samsung SSI).

Una parte molto importante della nostra strategia è quella di rendere possibile la gestione di Ethereum su qualsiasi cosa. Argomento sinora di dominio dei soli geek più preparati, vogliamo aiutare un passaggio netto ad una vasta gamma di dispositivi di tutti i giorni grazie al framework Ethereum che stiamo sviluppando.

Ecco una rapida selezione di ciò che era in mostra a MWC e cosa aspettarsi nei prossimi mesi.

1. IL COMPUTER ETHEREUM

Il nostro prototipo di computer Ethereum, in esecuzione per tutta la durata del MWC, basati su moduli Samsung Artik 5 e sfruttando il sistema operativo Ubuntu Core. E’ stata mostrata la possibilità di apertura delle porte di apertura (utile in caso si voglia affittare l’accesso ad un appartamento o ad un ufficio) così come l’ accensione e lo spegnimento di una lampadina vicina per dimostrare la flessibilità nelle disparate applicazioni di questa macchina.

Il lavoro sul Computer Ethereum sta progredendo bene e presto annunceremo nuovi prodotti correlati da mandare in produzione.

2 . D-SLAMS (Digital Subscriber Line Access MultiplexeR)

This D-SLAM by Keymile — the type you’d find inside your local phone exchange, connecting DSL lines — was running Ethereum — not in the future, but today.
Questo è il D-SLAM Keymile – è un dispositivo che si trova all’interno delle centrali telefoniche locali, utilizzato per rendere possibile la connessioni alle linee xDSL – è possibile interfacciare questa macchina ad Ethereum – non parliamo di futuro, ma di oggi.

Think using the blockchain to transparently track bandwidth, share the DSLAM resources, etc. And because the Ethereum Framework is accessible via a simple app store (pictured above), it’s now easier than ever for developers to integrate blockchain solutions as part of their products.

Pensate di usare la blockchain per tracciare in modo completamente trasparente la larghezza di banda, condividere in maniera efficiente ed efficace le risorse DSLAM, ecc. In questo prototipo il Framework di  Ethereum è accessibile tramite un semplice app-store (foto sopra), questo dimostra quanto ora sia estremamente più semplice per gli sviluppatori offrire soluzioni integrate nella blockchain come parte integrante dei loro prodotti.

3. GATEWAY IOT INDUSTRIALI

E’ stato mostrato come il gateway Dell Edge 5000 sia in grado di aggregare dati provenienti da sensori dei più svariati tipi in maniera automatizzata registrando e interfacciandosi con la blockchain. Questo è un ottimo esempio di utilizzo conveniente ed efficace dell’internet delle cose (IOT) e siamo in trepidante attesa di sperimentare ancora meglio la piattaforma che attualmente è in fase di sviluppo.

 

4. STAMPANTI 3D

Our friends at 3DPlex were demoing an Ubuntu-core driven 3D printer, printing cases and toys for the duration of the show. Running Ethereum here would enable the rental of machine time — conveniently and securely through a single smart contract transaction.

I nostri amici di 3DPlex hanno mostrato al pubblico una stampante 3D basata sul sistema operativo Ubuntu-core, hanno stampato custodie per dispositivi e giocattoli per tutta la durata dell’evento. E’ stato dimostrato come l’implementazione di reti come quella di Ethereum in questi dispositivi ne permetterebbe il noleggio a tempo – comodamente e in modo sicuro attraverso transazioni gestite mediante smart-contract.

5. IOT IN QUALSIASI COSA

Il team di CloudPlugs ha portato una valigia imbottita piuttosto intrigante, completa di campioni di tutto ciò che si potrebbe desiderare controllare da remoto mediante internet, prese di corrente di rete, luci, schermi LCD e una grande serie di controllori di supervisione e acquisizione dati nonchè soluzioni di Building Management (BMS), sistemi integrati di gestione degli edifici a 360gradi.

Siamo fortemente convinti del potenziale della blockchain nel settore industriale e abitativo, in particolare per quanto riguarda la gestione della gestione della catena di distribuzione. Non vediamo l’ ora di mettere le mani sulla valigia magica di CloudPlug!

eXTRA: DRONI & Robot

It’s no secret I have a personal obsession in bringing the blockchain to drones — (this will be the subject of a future blog post, around automated service discovery).

So imagine how pleased I was when I spotted these UAVs sporting the now familiar Ubuntu Core logo, ready to load up Ethereum and coordinate around a shared blockchain state, rather than follow instructions from unreliable, centralized base stations.

Non è un segreto che io abbia un’ ossessione personale nell’implementare la blockchain nella gestione dei droni.

Immaginate quindi la mia felicità quando ho notato questi dispositivi già in grado di interfacciarsi con il framework di Ethereum e coordinare il comportamento di droni mediante l’utilizzo della blockchain, piuttosto che seguire le istruzioni date da stazioni base centralizzate inaffidabili.

Ed infine – canta, balla, gioca a calcio e un giorno (molto vicino) eseguirà smart-contracts:

… in questo video il robot ama seguire la palla rossa, ma il fatto che funzioni grazie ad un sistema operativo come Ubuntu Core gli consente di interfacciarsi perfettamente con la rete di Ethereum, o qualsiasi altra blockchain atta allo scopo.  Grazie agli amici di Ro-Botica per averci fatto divertire.

L'articolo Cinque settori in cui troveremo presto la Blockchain proviene da Adriatic Crypto Hub.

]]>
https://adriaticrypto.org/cinque-settori-in-cui-troverete-presto-la-blockchain/feed/ 0