L'articolo MT. GOX: AGGIORNAMENTO proviene da Adriatic Crypto Hub.
]]>A marzo si è tenuto il decimo incontro fra i creditori di Mt.Gox Co. e il fiduciario fallimentare Nobuaki Kobayashi. La relazione ufficiale si può trovare sul sito ufficiale di Mt.Gox.
Kobayashi afferma che Bitcoin (BTC) e BCH (Bitcoin Cash) sono stati venduti non tramite una vendita ordinaria (exchange) ma attraverso un canale differente per due motivi: per non influenzare il prezzo di BTC e BCH e per garantire la sicurezza della transazione. Si astiene sul fornire ulteriori dettagli circa il metodo di vendita e rimarca sul ritenere che la vendita di BTC e BCH da parte loro non abbia influito sul prezzo di mercato.
Optare per un canale di vendita alternativo agli exchange, oltre che il non influenzare il prezzo di mercato, è sicuramente logico in quanto vendere grosse quantità di BTC sugli exchange significa esporre il capitale a diversi rischi fra cui il furto (gli exchange sono nel mirino di molti hacker) e probabilmente anche per un motivo fiduciario: se si avessero da vendere migliaia di BTC sarebbe preferibile vendere tramite un escrow di cui ci si fida.
K. poi si rivolge a chi monitora gli spostamenti di BTC e BCH associati agli address di Mt.Gox affermando che il fatto che ci siano spostamenti sugli indirizzi (che il fiduciario gestisce) non significa necessariamente che stia vendendo BTC e BCH, inoltre definisce errata l’ipotesi di una correlazione tra la vendita di BTC e BCH da parte di Mt.Gox e le vendite avvenute sul mercato (exchange).
Riguardo future vendite di BTC, BCH, Bitcoin Gold e Bitcoin Diamond K. afferma che attualmente nulla è stato deciso e che la questione sarà delineata successivamente in tribunale.
Monitorare gli address comunque male non fa, della serie “non si sa mai”, ma SOLO per spostamenti che portano verso l’address di un exchange dovrebbe far suonare un companellino d’allarme, infatti questo lascerebbe pensare ad una vendita imminente sul mercato ordinario.
Dopo lo scandalo Mt.Gox e il successivo ritrovamento dei 200.000 btc (marzo 2014) è partito il monitoraggio degli spostamenti a partire dall’address originario a cui sono associati.
La questione in questi giorni è molto seguita in particolare su reddit e il monitoraggio più condiviso è quello sviluppato da WizSec (società di sicurezza di Tokyo). Kim Nilsson (@nikuhodai), ingegnere del team Wizsec, su reddit afferma che l’indirizzo originario è 1KecDYadohxk8MCDqKF8SBEMhCUNveAsCj e che in seguito i 200.000 btc che erano in esso contenuti sono stati splittati in altri address, successivamente riassemblati in blocchi da 50 btc ciascuno e infine raccolti in blocchi da circa 2000 btc. Dal grafico ad albero di blockchain.info è possibile confermare quanto detto. Dal saldo complessivo chiaramente mancano 36.000btc che sono stati recentemente trasferiti e venduti fra dicembre 2017 e gennaio 2018.
Kim N. ha pubblicato su reddit la lista degli indirizzi che sono nel mirino e possono esser facilmente seguiti dal monitor messo a disposizione da Cryptoground (un cryptocurrency virtual stock exchange): MtGox Cold Wallet Monitor.
Lo strumento è molto interessante in quanto permette di ricevere notifiche tramite email appena ci sono transazioni in uscita, tiene traccia anche dei BCH (ottenuti al fork di btc) e si aggiorna ogni minuto.
Nota: nel precedente articolo si è fatto riferimento ad un big wallet in cui si supponeva fossero i btc recuperati da mt gox, ma viste le attuali fonti è sicuramente da preferire quanto detto sopra: i btc in questione attualmente non sono sul big wallet 16rCmCmbuWDhPjWTrpQGaU3EPdZF7MTdUk ma su diversi address da circa 2000btc ciascuno che in origine si trovavano all’address 1KecDYadohxk8MCDqKF8SBEMhCUNveAsCj.
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]]>L'articolo Coincheck derubati $400 milioni: “Il più grande furto della storia!” proviene da Adriatic Crypto Hub.
]]>Non ha niente a che fare con NEM, il codice non ha nessun problema, e secondo loro la colpa è solo di Coincheck:
“Per quanto riguarda la tecnologia di NEM non ci sono problemi. Non effettueremo nessun fork. Inoltre consigliamo a tutti gli exchange di usare il nostro multi-sig smart contract, tra i migliori nel mercato. Coincheck non li ha usati, una delle ragioni per cui possono essere stati hackerati. Erano troppo rilassati con i loro sistemi di sicurezza.”
[Lon Wong]
Ha poi aggiunto che questo è il furto più grande mai commesso nella storia dell’uomo.
Wong ha anche confermato che è stato un solo account ad aver rubato i tokens e che faranno tutto il possibile per seguire i suoi movimenti.
Non tutti credono che sia stato un furto vero e proprio. C’è chi pensa che Coincheck stia solo spargendo FUD(“paura, incertezza e dubbio”, una strategia di disinformazione) mentre altri pensano che in realtà sia tutto dovuto ai movimenti di qualche “whale” che sta spostando i propri investimenti fuori dall’exchange. Il pubblico sembra molto restio a considerare questa vicenda un hack, con le giuste ragioni: il panico è un giocatore importante nel mercato.
NEM ha perso quasi il 20%, moltissime crypto hanno perso il 20%. Non è sicuro che sia dovuto a questa notizia ma non è sicuro nemmeno il contrario.
Se la notizia viene confermata il furto sarà più grande di Mt. GOX di ben $50 milioni.
C’è ancora la possibilità che non sia stato un hack dato che i wallet su cui sono stati spostati i NEM non sono ancora stati svuotati. Dopo un colpo così la prima cosa da fare sarebbe far scomparire il bottino.
EDIT: Il furto è stato confermato dal team di Coincheck poche ore fa. Asahi
1. Mt. Gox: 2011 e 2014. Circa $350m
2. NiceHash: 2017. Circa $80m
3. Bitfinex: 2016. Circa $72m
4. The DAO: 2016. Circa $70m
5. Parity Wallet: 2017. Circa $30m
6. Bitstamp: 2015. Circa $5m
Grazie per l’interessamento e ricordate che anche se vi fidate di chi detiene i vostri soldi questi possono essere portati via da un terszo giocatore. Prendersi la massima responsabilità dei propri capitali è una delle prime regole da imparare e da non dimenticare.
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Ho iniziato a lavorare come Android Developer, dopo pochi anni ho aperto il mio studio di Web Design e Web Marketing. Nel 2017, dopo un anno durissimo, ho chiuso lo studio e ho iniziato a dedicarmi alla tecnologia blockchain come investitore. Ora sto riaprendo un nuovo studio dedicato al mondo della blockchain e ho iniziato a dedicarmi all’analisi del mercato, dei progetti già rilasciati e sto sviluppando alcuni strumenti di analisi per le ICO. La prima volta che sono venuto a contatto con i Bitcoin è stato nel 2012. Ho iniziato a minarli ma dopo poco tempo ho smesso di seguire il progetto e ho perso tutto. Non avevo ancora compreso le potenzialità del blockchain fino a meno di un anno fa.
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